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Consiglio senz’altro la soluzione PdC, che è effettivamente più efficiente dei tradizionali sistemi a combustibile fossile. Sono proprietario di una casa di circa 220 mq, ma con cubature importanti, con caloriferi in ghisa, con un vecchio cappotto termico interno in lana di vetro solo nei vani della zona notte, situata in zona climatica C. La riscaldavo con una caldaia a gasolio e un caminetto a legna ventilato. Con una spesa complessiva di circa 3500 euro all’anno tenevo in casa a malapena 18,5/19° (di più avrebbe comportato dei costi di combustibile quasi doppi). Con la PdC, installata nell’inverno 2023, ho invece costantemente tra 20° e 21°, per un periodo di accensione di massimo 17 ore quotidiane. I consumi oscillano tra i 30 e il 45 kwh giornalieri (a seconda della temperatura esterna) per un totale di circa 4,65 Mw annui. Il consumo complessivo dell’abitazione, di 8,42 Mw annui, è coperto per circa 2/3 da un impianto fotovoltaico e per poco meno di 1/3 da energia prelevata dalla rete, il cui costo è compensato dalla vendita dell’elettricità nel periodo primavera-autunno. In conclusione, la casa è riscaldata meglio per un costo annuo (sena ovviamente tenere conto dell’ammortamento dell’impianto) quasi pari a zero. L’impianto, installato da un partner Sigillo sicuro, è stato fatto a regola d’arte e la Pdc è indubbiamente molto efficiente. Segnalo il supporto del tecnico che ha progettato l’impianto, che, al di là dei parametri standard che vengono utilizzati, ha tenuto conto di una serie di fattori specifici dell’edificio e ha saputo individuare a monte con efficacia i reali consumi e la capacità effettiva della PdC di riscaldare la casa, quindi calibrandone adeguatamente la potenza.
